Lijst van producten op merk La Granda
STORIA DE LA GRANDA
2004 | La Granda Trasformazione srl
La Granda è molto più di una carne d’eccellenza. Dal 2004, è un vero e proprio percorso che valorizza la qualità della Fassona e dà a tutti i protagonisti della filiera l’attenzione che meritano. È un nuovo modo di produrre carne, che inizia già dalla terra, perché se la terra è “buona” ne beneficia tutta la filiera. Fondatore de La Granda è Sergio Capaldo, da sempre Responsabile Zootecnico per Slow Food e Responsabile Qualità carni del gruppo Eataly, di cui l’azienda è fornitore dalla sua fondazione, condividendo gli stessi valori e la stessa attenzione per il consumatore.
Gli studi e le ricerche da lui realizzate in collaborazione con alcuni atenei italiani, dimostrano quanto l’agricoltura sia tutt’ora non solo uno dei più importanti driver del made in Italy, ma un settore nel quale tecnologia, scienza, cultura e innovazione trovano “terreno fertile”. La Granda trasforma il bovino in grandi e piccoli tagli, riducendo al minimo scarti e sprechi e garantisce un guadagno continuativo agli allevatori, grazie all’istituzione del prezzo fisso concordato. Allevatori che appartengono a un Consorzio nato nel 1996 con la regia di Sergio Capaldo, che ha dato vita ad un progetto di rilancio della Razza Bovina Piemontese, Presidio Slow Food e di rivalorizzazione del consumo di carne di qualità.
Allevatori che seguono un attento disciplinare nato dall’esigenza de La Granda di rispettare l’equilibrio tra:
• benessere ambientale, basato su linee guida che mirano alla fertilità dei terreni e a ripristinare e mantenere la biodiversità dei suoli (Agricoltura Simbiotica);
• benessere animale, basato su allevamenti in cui i vitelli vengono allattati dalla madre per circa 4-6 mesi, rispettando così i ritmi della natura (linea vacca-vitello), oltre ad una attenta selezione dei mangimi e dei foraggi;
• benessere sociale, basato sull’allevatore quale figura centrale nella filiera della carne.
La Granda ha riportato l’uomo, l’animale e la natura al centro della filiera alimentare, restituendo valore sociale ed economico al ruolo del contadino/allevatore, dando all’animale la possibilità di crescere in modo naturale e sano, e alla natura la possibilità di autoregolarsi, autoproteggersi sopra e sotto il livello del suolo. Il tutto a beneficio del consumatore di carne.